L’evoluzione del tecnico del suono nel 2023
Il ruolo del tecnico del suono, fonico o sound engineer (perché nel mondo anglosassone il nome rende il tutto più importante) è in continua evoluzione.
Una professione nata con lo sviluppo elettroacustico della musica è cresciuta a dismisura con l’avvento del supporto fonomeccanico e la conseguente esplosione del mercato discografico.
Da sempre ingegneri, elettricisti, esperti di fisica tecnica, musicisti più tecnici sono stati rapiti dalla magia che solo l’alchimia di elettricità e suono possono creare, una formula esplosiva in grado di diramarsi come un virus nei nervi più sensibili del nostro sistema.
L’importanza crescente del tecnico del suono nell’industria musicale
L’era analogica, l’avvento del digitale, i protocolli midi, le daw e ora i protocolli di trasmissione dati che consentono di organizzare concerti da remoto sono le tappe di un percorso rapidissimo.
Questo ha obbligato i temerari tecnici del suono ad aggiornarsi costantemente trasformando competenze di elettronica ed elettrotecnica applicate al segnale audio in un’avanzata conoscenza anche in ambito di radiofrequenze, sistemi informatici e trasmissione dati.
L’innovazione tecnologica e il suo impatto sul lavoro del tecnico del suono
Pensare che un tecnico del suono sia un professionista in grado di coprire ogni singolo step della carriera di un musicista è come pensare che un pediatra possa operare il femore di un anziano.
Dal produttore in studio, al tecnico che programma le radiofrequenze dei microfoni wireless su un palco, al FOH sound engineer, la vita di un singolo musicista si relaziona con diverse figure professionali che rientrano nell’insieme dei tecnici del suono.
Ognuno di essi ha deciso o ha trovato spazio in un ambito operativo più ristretto. Più il livello della band/ musicista cresce come fama e dimensioni delle produzioni studio e live, maggiori saranno le figure necessarie a gestire le diverse fasi del segnale audio.
Il percorso formativo per diventare un tecnico del suono nel 2023
Il percorso professionale e le diverse strade percorribili si ritrovano nei percorsi formativi che devono ovviamente fornire una prima competenza generale sui pilastri della materia: acustica, teoria del suono, elettronica ed elettrotecnica, il funzionamento dei microfoni e dei registratori, gli strumenti per processare il segnale, le digital audio workstation, il funzionamento degli impianti di diffusione, gli stati di amplificazione… e in un secondo momento focalizzarsi sulle diverse specializzazioni che può offrire il mercato.
Dalla produzione discografica in cui l’aspetto creativo e il know how musicale sono ovviamente fondamentali, alla vita on the road del live in cui sono diverse le figure presenti, al mondo broadcast radiotelevisivo in cui le competenze ovviamente sfociano anche sui processing audiovideo e sulla distribuzione dei segnali delle emittenti tramite sistemi di compressione e gestione file.
Cambiano i software e gli hardware e cambia soprattutto l’attenzione a determinate elaborazioni a seconda della fase in cui andremo ad operare: un produttore vivrà di pane e Pro Tools, mentre un FOH sound engineer sarà ossessionato dalle console digitali, quale sia la più pratica e quali preamplificatori adotta. Quando la passione diventa professione ognuno troverà un aspetto o più aspetti del mestiere su cui concentrarsi per eccellere in quel determinato ambito.
Opportunità di lavoro e nuovi settori emergenti
L’avvento di sistemi come Dante o Ravenna ad esempio hanno aperto la strada ad un nuovo capitolo di specializzazioni e aggiornamenti offrendo sistemi in grado di semplificare i sistemi di trasmissione dati utilizzando un protocollo digitale estremamente stabile, veloce come la luce e in grado di connettere diversi dispositivi riducendo latenze, errori di conversione e rumori di fondo.
L’importanza della collaborazione tra tecnici del suono, musicisti e produttori
In questo oceano di note e ritmi registrati come variazioni di tensione e di numeri binari l’arte e l’ispirazione vengono digerite, trasformate, rinvigorite o cancellate da procedimenti tecnici che spogliano la musica del suo significato e la elevano a un messaggio universale grazie alla devozione di musicisti, tecnici e produttori, sacerdoti dell’arte intangibile.
Autore: Edoardo Pietrogrande